Date?

Luogo neutrale? Il parco. Ci sono ancora molte domande senza risposta, molte cose che potrebbero non tornare più alla "normalità" e molte altre che potrebbero cambiare oppure no. E' tutto molto complicato. Resteranno lì? Ci sarà modo di tornare a casa? C'è una casa a cui tornare? Più questi quesiti si fanno strada nella sua mente, più è inevitabile il mal di testa che inizia a crescere lento e subdolo.
E' all'interno del parco ovviamente, in una zona più ombreggiata grazie alle fronde degli alberi che donano quella zona fresca. Non essendo a Corona, non essendo obbligato al rigore di corte, è più "scomposto". I capelli biondi che iniziano a formare dei delicati riccioli, indossa un completo grigio con camicia bianca, il primo bottone aperto e senza cravatta. Non sa bene cosa potrebbe essere quell'incontro, un appuntamento? Una semplice passeggiata? Non lo sa. Ciò che sa però è che lì in anticipo per evitare di essere in ritardo.

Attende la ragazza passandosi una mano sul volto, è una situazione delicata e non poco complicata che va presa con le pinze e se questa situazione ha un qualcosa di positivo, è l'avere più tempo. Più tempo di conoscersi e più tempo per poter capire come poter vivere la situazione, se mai torneranno a casa. Sente dei passi frettolosi farsi sempre più vicini e nel voltarsi osserva la figura in rosa che si avvicina. Non riesce a non trattenere un leggero sorriso nel vederla così di corsa. Cerca di farle cenno con le mani di andare più piano prima che rischi di ruzzolare, il manto d'erba non è un pavimento piano dopotutto. < Non c'è un cerimoniale di corte da tenere a bada. > perchè non sono neanche a casa, chi li guarda? < Ha bisogno di acqua? Poco lontano c'è una fontanella se la memoria non mi inganna.>

Mentre sta osservando la ragazza che corre verso di lui ad un tratto eccola che scompare. < Uhm.. > confuso? Non poco ma non è suo padre, non ne capisce di donne. Su questo è più ingenuo di sua madre. Non gli farai mai capire qualcosa se non gliela spieghi a tavolino. Dopo qualche momento però la ragazza risbuca nel suo campo visivo e le si avvicina. < Non si preoccupi. > qualcosa però devono avergliela insegnata data la gentilezza nei modi. Dato che accetta le fa cenno di seguirlo non poco lontano avvicinandosi ad una zona del parco pavimentata dove sono presenti delle panchine, una fontana vera e propria e poco distante, la fontanella di cui le aveva accennato. < Non molto. > bugia ma solo perchè era arrivato in anticipo proprio per evitare la cosa opposta. < Come si sta trovando qui? Deve essere molto diverso rispetto al vostro paese.>

Fa strada alla ragazza portandola per l'appunto dove si trova la fontana così che possa dissetarsi dopo la corsa. La lascia fare quindi senza darle fretta o altro, resta poco distante comunque tenendo le mani dietro la schiena, posato in un certo senso nonostante non sia uno che ci tenga. Nel sentire ciò che gli viene detto volta il capo verso la ragazza sbattendo qualche volta le ciglia. -Se fossimo a Corona le cose sarebbero diverse, davvero non le preoccupa quanto è successo?- chiede un po' confuso dalla felicità? Altrui. -Siamo bloccati in un luogo che non conosciamo, non sappiamo se potremo mai tornare indietro. Questo non la spaventa?-